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AutostimaBullismo e Cyberbullismo, due fenomeni che colpiscono le nuove generazioni.

Bullismo e Cyberbullismo, due fenomeni che colpiscono le nuove generazioni.

Bullismo e cyberbullismo

Bullismo e Cyberbullismo, due fenomeni che colpiscono le nuove generazioni.

Dan Olweus, psicologo Norvegese, fu trai primi studiosi ad interessarsi del fenomeno del bullismo; nel 1993 viene data questa definizione “uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto da parte di uno o più compagni”

Che cosa si intende per bullismo

Con la parola bullismo (in lingua inglese bullying) si indica una forma di fenomeno sociale di tipo violento e intenzionale, tanto di natura fisica che psicologica, ripetuto nel corso del tempo e attuato nei confronti di persone percepite come più deboli dal soggetto che perpetra uno o più atti in questione. Il bullo è colui che mette in atto il comportamento aggressivo e la vittima è colui che la subisce.

Che cosa si intende per Cyberbullismo

Il Cyberbullismo è anch’esso una forma di bullismo: qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione e diffusione illecita di dati personali in danno di minorenni, ma viene realizzata per via telematica.

Secondo il Ministero dell’Istruzione (Miur): “il cyberbullismo è la manifestazione in Rete di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come bullismo. Quest’ultimo è caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, generalmente attuate in ambiente scolastico. Purtroppo però oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet. Il bullismo diventa quindi cyberbullismo. Il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chatt rooms, istant messaging, siti web, telefonate), il cui obiettivo e quello di provocare danni ad un coetaneo incapace di difendersi”.

Differenze tra bullismo e cyberbullismo

Nel fenomeno del bullismo sono coinvolti tendenzialmente gli studenti della classe o dell’Istituto: i bulli sono gli studenti, i compagni di classe e sono conosciuti dalla vittima; le azioni di bullismo inoltre avvengono durante l’orario scolastico oppure nel tragitto casa/scuola, scuola/casa. Infine le azioni di bullismo vengono raccontate ad altri studenti della scuola in cui sono avvenute e sono circoscritte ad un determinato ambiente. La scuola in qualche modo può venirne a conoscenza ed intervenire attraverso gli insegnanti ed i genitori.

Nel Cyberbullismo invece, il fenomeno è più subdolo e nascosto: possono essere coinvolti ragazzi ed adulti di tutto il mondo, chiunque, anche chi è vittima nella vita reale, può diventare un cyberbullo; questi ultimi possono essere anonimi e incoraggiare la partecipazione di altri amici anonimi, in modo che la vittima non sappia con chi sta interagendo. Attraverso l’uso di internet il materiale utilizzato per bullizzare la vittima può essere diffuso in tutto il mondo, 24 ore su 24 ed è presente un’ampia libertà nel poter fare online ciò che non si riuscirebbe a fare nella vita reale.

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