“Finchè ti va”, canzone e video dei Tiromancino
Una bella metafora sull”amore, sul rischio di amare, lasciando entrare l’altro nella nostra vita.
Questo articolo vuole provare a mettere in luce le parole del testo ed il video della canzone dei Tiromancino: “Finchè ti va”; singolo del gruppo musicale italiano, uscito in Italia a settembre 2020.
Le parole del cantautore fanno emozionare e sognare: lo stesso Federico Zampaglione dichiara: “Non è facile per me parlare di questa canzone perché ha una natura così intima e romantica che tende ad entrarmi sottopelle e a parole non riesco a descriverla bene. Va ascoltata, chiudendo gli occhi e lasciandosi andare. È stata scritta a Novembre scorso, ma visti gli accadimenti ho voluto tenerla segreta e aspettare il momento giusto per farla venire alla luce. Ora è arrivato il tempo di condividerla e mi sento emozionato come agli inizi della mia carriera”
“Finché ti va” è un viaggio tra atmosfere malinconiche accompagnato da un testo capace di accogliere, abbracciare l’ascoltatore e portarlo con sé all’interno di una storia d’amore.
Prima di leggere l’articolo vi consiglio di vedere il video e leggere il testo e solo successivamente vedere insieme più nel dettaglio alcuni dei passaggi della canzone, fotogrammi poetici delle dinamiche di coppia.
Il video inizia ponendo il focus attentivo su una stanza, probabilmente un luogo di incontro per un gruppo terapeutico, ove i protagonisti sono due ragazzi, che ignari degli altri, iniziano una danza: il corteggiamento viene intrapreso dalla ragazza seduta, che ha occhi solo per il ragazzo appena entrato e, attraverso i movimenti del corpo, tra i due, si instaura una sintonia ed armonia, si rispettano i tempi dell’uno e dell’altro, accogliendo e ascoltando i passi, le sensazioni, le vibrazioni dell’altro, proprio come avviene all’interno di una relazione di coppia basata sulla fiducia e sull’amore, in cui ci si può permettere di abbandonarsi all’altro ed esprimere i propri sentimenti e le proprie emozioni. La danza infatti è una bella metafora dell’incontro di due anime: queste possono sperimentare la possibilità di esprimersi e di essere compresi a loro volta.
La canzone inizia così: “Mi hai trovato prigioniero di una vita sempre uguale”: l’amore puo’ spronarci dunque ad uscire dal nostro loop mentale e dalla nostra vita prigioniera dei soliti meccanismi? Sembrerebbe di si’…infatti poi continua dicendo: “Tienimi la mano, mentre la città scompare”…l’altro è lo strumento che ci permette di ignorare le nostre insicurezze, i nostri problemi e i nostri guai: ci aiuta a danzare insieme, dimenticando tutto cio’ che ci circonda. “Parlami ti te, mentre camminiamo tra negozi e case, io e te, tanto il resto è tutto un cinema di scuse, i nostri guai si fanno piccoli e riusciamo a ridere di noi”; in una storia d’amore, c’è la voglia ed il bisogno di conoscere l’altro e la relazione che si crea permette anche di ridere di noi, delle nostre stranezze, delle nostre piccole manie e di minimizzare i nostri problemi. “Mentre giri tra i miei dischi, prendi tutto cio’ che vuoi, puoi rimanere qui finchè ti va, riempire di tutto dei vestiti tuoi anche se questo non lo dico mai”…compare qui il tema della fusione, della possibilità di far entrare l’altro nel nostro mondo, di condividere le parti più intime e vulnerabili, con il rischio di soffrire, ma cio’ viene messo in conto se si vuole provare ad amare. “Questo momento sa di eternità, ti resta addosso e poi se ne va….” concetto che puo’ essere riformulato in altri termini ovvero, quando hai provato l’amore, questo ti resta inciso per sempre, anche se la storia d’amore puo’ finire. La canzone poi continua dicendo: “Occhi negli occhi come in una canzone di Dalla, dove c’è sempre la luna accesa e qualche stella, i nostri sogni sono piccoli asteroidi che cadono dal cielo su di noi...”la relazione d’amore ci permette di essere vivi e visti, è un luogo in cui si puo’ sempre sognare e la persona scelta “porta luce nel mio disordine e spinge a fare meglio e a non demordere”…ovvero in una relazione di coppia c’è la speranza che qualcuno ci possa aiutare dal nostro momento difficile di vita, che ci motivi a fare meglio e a mettere in pratica obiettivi lasciati in stanb by, nella nostra confusione. La relazione di coppia però non deve essere vissuta come un qualcosa di salvifico, e non deve nemmeno essere una sostituzione totale a noi; questa è un viaggio, un percorso che viene fatto in due, che puo’ aiutare e puo’ permettere di maturare, se entrambi si concedono al confronto. La relazione d’amore puo’ favorire a “Vedere il versante scordato della vita, a rialzarsi e finire la partita”, e puo’ aiutare a “lasciare perdere gente che portava a confusione e polvere”…ma sei tu che “quando vuoi cambiare strada, decidi che ritorni alla guida”. La coppia dunque è come una danza dove ognuno puo’ portare se stesso, sintonizzarsi sull’altro, condurre e diventare protagonista del proprio destino.
Vorrei concludere questo articolo riportando due commenti che sono stati postati su you tube, sotto a questa canzone:
- “Questa canzone mi ha fatto rendere conto di essere solo, mi ha fatto riflettere dentro, non so sarà questo periodo strano, fa riflettere, bisogna lasciar perdere le situazioni passate, le persone sbagliate, tutto. Ma nonostante ciò dà un’energia positiva ritrovando la forza per ricominciare sotto una nuova luce”
- “Questa canzone è uscita da un paio di giorni ed io l’ascolto di continuo, sembra un pezzo della mia vita che scorre sempre uguale, ma è bastato un attimo per cambiarla……occhi negli occhi……e da quel giorno mille emozioni. E’ stato un attimo che sa di eternità…mi è restato addosso …e poi non se ne va….no, mi sei rimasto dentro….sei nell’anima……ti ho incontrato…e tutto è più bello… quando ti penso, mi sento bene…..e io credo che l’amore sia proprio questo….piacersi con uno sguardo….e restare insieme per sempre. La vita ci sorprende ogni giorno…e tu sei stato il regalo più grande, quello che aspetto da tempo e sei arrivato”
Lascio questa domanda per voi cari lettori: se chiudete gli occhi e riascoltate questa canzone, lasciandovi andare, cosa vi fa provare?
Dr.ssa Erika Trombotto