
“Mindfulness: una pratica formale ed informale dalle mille risorse e prospettive differenti
L’antico significato della Mindfulness
La parola Mindfulness è la traduzione in inglese dell’antica parola pali SATI e significa consapevolezza, attenzione e ricordo. Il divenire consapevoli di cio’ che sta intorno a noi e ciò che accade dentro di noi è l’inizio della liberazione dai pensieri che ci preoccupano e dalle emozioni che troviamo difficili da gestire. L’altro aspetto, “il ricordare” è inteso come il ricordarsi di essere consapevoli e di prestare attenzione: questo mette in evidenza l’importanza della pratica Mindfulness dell’intenzione ovvero “Ricordati di essere consapevole”. La Mindfulness ha un significato più ampio ed il suo obiettivo è quello di eliminare la sofferenza inutile, coltivando una profonda comprensione del funzionamento della mente e del mondo.
John Kabat-Zinn, il pioniere dell’applicazione terapeutica della Mindfulness, attraverso il protocollo MBSR (Mindful-Based-Stress-Reduction) ha dato la sua definizione come “la consapevolezza che emerge, prestando intenzionalmente attenzione, nel momento presente e non giudicante, al dispiegarsi dell’esperienza, momento per momento”. A questa disciplina, soprattutto in ambito terapeutico, vengono date altre definizioni come “consapevolezza amorevole, presenza sincera, compassione consapevole”.
I sette pilastri della Mindfulness
Per approcciarsi alla Mindfulness è necessario acquisire uno specifico assetto mentale caratterizzato da sette componenti:
- Non giudizio: l’attitudine del non giudicare si coltiva testimoniando la propria esperienza, senza giudizio, mentre il momento presente si svolge. Il giudicare ci separa dall’esperienza diretta del vivere e godere appieno il momento attuale.
- Pazienza: ovvero la capacità di sopportare le difficoltà con calma e autocontrollo.
- Mente del principiante: praticare la mente del principiante significa aprirsi all’esperienza di ogni momento come se fosse la prima volta; vivere qualunque esperienza si presenti come unica e preziosa.
- Fiducia: la Mindfulness insegna a fidarci della nostra conoscenza e autorità, senza aver bisogno che qualcun altro ci dica ciò che sentiamo o ciò di cui abbiamo bisogno.
- Mancanza di obiettivi: il modo migliore per raggiungere i propri obiettivi è lasciar andare il tentativo di cambiare sé stessi, concentrandosi invece sul vedere ed accettare le cose come sono.
- Accettazione: il processo di accettazione inizia con la volontà di vedere le cose esattamente come sono, piuttosto che vederle come si vorrebbe che fossero.
- Lasciar andare: quando si inizia a prestare attenzione alla nostra esperienza, si impara anche a lasciare che l’esperienza sia quella che è, momento per momento.
Le false credenze sulla Mindfulness
Tutte le pratiche Mindfulness comportano una qualche forma di meditazione, ma essa è una modalità della mente che possiamo coltivare. In tal senso proviamo a sfatare alcune idee errate:
- NON E’ AVERE LA MENTE VUOTA: la pratica Mindfulness consiste nell’allenare la mente a essere consapevole di quello che accade, in ogni momento e questo include anche l’essere consapevoli dei propri pensieri.
- NON E’ ESSERE PRIVI DI EMOZIONI: la pratica Mindfulness spesso mette in risalto il nostro mondo emotivo, specialmente in situazioni dolorose; è un processo che ci permette di osservare anche le nostre emozioni in maniera più vivida e piena.
- NON E’ RITIRARSI DALLA VITA
- NON E’ LA RICERCA DELLA FELICITA’
- NON E’ RIFUGGIRE IL DOLORE: la pratica Mindfulness ci aiuta ad aumentare la nostra capacità di sopportare il dolore, non di negarlo.
Voglio concludere con una frase del neurologo, psichiatra e filosofo Vicktor E. Frankl che riassume in modo chiaro la potenzialità della Mindfulness: “Tra uno stimolo e una risposta c’è uno spazio. In quello spazio si trova il nostro potere di scegliere la nostra risposta. Nella nostra risposta ci sono la nostra capacità e la nostra libertà”.
Se sei interessato ad intraprendere un percorso di Mindfulness, contattami attraverso il sito, la prima consulenza è gratuita.
Dr.ssa Erika Trombotto