Psicologia Torino
psicologiaIl fenomeno dell’Orbiting

Il fenomeno dell’Orbiting

Fenomeno Orbiting Psicologia

Il fenomeno dell’Orbiting

Il termine orbiting deriva dal termine inglese “to orbit“, che significa orbitare attorno a qualcosa. Si riferisce quindi al movimento di un satellite attorno al pianeta. Questo termine venne coniato per la prima volta nel 2018 da Anna Rose Iovine, una famosa reporter, che si occupa spesso di relazioni. Racconto’ in un articolo, la sua esperienza sentimentale che stava andando molto bene e all’improvviso venne interrotta in modo inaspettato dal suo partner. L’uomo scomparse dalla vita reale, ma continuò ad essere presente nella sua vita a livello digitale, commentando i suoi post, visualizzando le sue storie, avendo insomma una presenza fissa sui suoi social.

La definizione di Orbiting comparsa su Oxford Languages è: “L’azione di ritirarsi bruscamente dalla comunicazione diretta con qualcuno mentre si continua a monitorare, e talvolta rispondere (con likes ed emoticons), alla sua attività sui social media”.

L’orbiting quindi descrive uno specifico comportamento, ovvero il tagliare i rapporti con l’altro, in quanto non interessato a costruire una relazione, ma continuando ad orbitargli appunto, attraverso le visualizzazioni delle storie di Instagram, o mettendo like ai post o facendo commenti strategici.

Orbiting e Orbiter

Se pensi alla tua vita, ti viene in mente una persona con cui stavi costruendo una relazione che ad un certo punto ti dice. “forse per un po’ è meglio non vedersi”, oppure “prendiamoci una pausa” perché ti vedo troppo coinvolto/a? O ancora una storia con un tuo ex con cui ha definitivamente chiuso la relazione, ma che continua a visualizzare le tue storie, a verificare che tu sia connesso alla chat o a mettere like? Se ti viene in mente qualcuno, beh sappi che hai esperito il fenomeno dell’orbiting e la persona che mette in atto questo tipo di comportamento viene chiamato orbiter.

In definitiva l’orbiter è una persona che dice di volersi allontanare da te, ma che continua a far sentire la sua presenza attraverso reazioni e commenti sui social, controllando la chat di Whatsapp, visualizzando le stories su Instagram, palesandosi digitalmente ma non nella vita reale.

L’identikit dell’Orbiter

Anna Iovine ha individuato tre tipi di Orbiter:

1) Il manipolatore: questo primo tipo di orbiter, decisamente pericoloso, ama esercitare il proprio controllo e potere sugli altri. Egli intrappola chi lo incontra in un terribile stallo emotivo, tenendolo volontariamente inchiodato a sè e illudendolo. Utilizza strategie di manipolazione che hanno lo scopo di controllare e spiare l’altro, senza provare alcun interesse delle conseguenze del suo comportamento egoistico e narcisistico. Il manipolatore mette in atto una forma di abuso emotivo.

2) L’inconsapevole: E’ l’orbiter che non sa quello che fa; agisce con ingenuità e senza malizia e ha una scarsa conoscenza dei ‘meccanismi social’. Curiosa nella tua vita ma non con l’intento di mandarti dei messaggi subliminali sulla vostra relazione. L’inconsapevole dunque porta avanti questo tipo di atteggiamento senza rendersi conto dell’impatto che le sue azioni possono avere sull’altro.

3) Il confuso: E’ l’orbiter che non sa quello che vuole dall’altra persona, e nell’incertezza chiude i rapporti ma non completamente. E’ una figura che probabilmente non è pronta ad impegnarsi ma che, allo stesso tempo, non vuole distaccarsi per paura di un ripensamento. Anche questo tipo di orbiter è pericoloso perchè disorienta e illude per molto tempo l’altro.

E’ possibile difendersi dall’Orbiting?

La risposta è sì; ecco alcune strategie:

  1. Sii consapevole di star subendo questo tipo di fenomeno
  2. Metti dei confini, soprattutto sui social: restringi la privacy sui social, blocca l’amicizia e utilizza tutte le strategie che hai per mettere un confine netto tra te e l’orbiter
  3. Se questo ti risulta difficile, lascia la situazione così com’è ma non rispondere a nessun commento e non ricambiare ai suoi like. Questo può aiutare a preservare il tuo benessere psicologico e a far capire all’altro che non sei interessato/a
  4. Chiedi aiuto e supporto ad un professionista

Se vuoi avere informazioni sugli altri fenomeni quali, Body Shaming e Benching, seguimi su www.erikatrombotto.com o sulla mia pagina Facebook e Instagram…nei prossimi mesi approfondirò anche questi argomenti.

Una domanda?