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AnsiaLa connessione mente e corpo ed il ruolo dello stress

La connessione mente e corpo ed il ruolo dello stress

Stress Mente Corpo

La connessione mente e corpo ed il ruolo dello stress

La medicina comportamentale riconosce esplicitamente che mente e corpo sono profondamente interconnessi e che lo studio di queste interconnessioni è di vitale importanza per una più piena comprensione della salute e della malattia. La mente ed il corpo si scambiano informazioni emozionali costantemente attraverso un circolo virtuoso, in caso di accadimenti positivi e vizioso nel caso in cui ci sentiamo minacciati o in pericolo.

Lo stress

Hans Selye, medico austriaco ricordato per le sue ricerche rispetto allo stress, definisce questo stato come la risposta specifica dell’organismo a qualsiasi pressione o richiesta, intendendo come organismo la diade mente e corpo. Il nostro corpo reagisce allo stress innescando una serie di risposte fisiologiche che derivano dall’evoluzione della nostra specie, producendo ormoni come il cortisolo e dei neurotrasmettitori come l’epinefrina e la norepinefrina.

Reazioni di lotta o fuga

Per capire meglio lo stress è importante capire cose succede nel nostro cervello e al nostro sistema nervoso: una struttura del nostro cervello che si chiama Ipotalamo, controlla le attività neurali ed è l’interruttore centrale del sistema nervoso autonomo; appartiene al sistema limbico ovvero il centro delle emozioni.
Il sistema nervoso autonomo si divide in sistema simpatico che ha la funzione di accelerare i processi interni del corpo ed il sistema parasimpatico che ha la funzione di stimolare il rallentamento, il recupero ed il rilassamento.
Il corpo umano di fronte a ciò che percepisce una minaccia o un pericolo, innesca automaticamente la stessa reazione di “allarme”, anche se non esiste un pericolo di vita reale.
Nella vita quotidiana incontriamo una serie di stressori interni ed esterni come per esempio le preoccupazioni economiche, problemi di salute, frustrazioni lavorative, il traffico, le attese e così via; il corpo umano però non sempre riesce a distinguere e capire la differenza.

Il nostro sistema mente e corpo non fa distinzioni tra ciò che è una minaccia esterna (per esempio un cane che ci ringhia) ed una interna (un pensiero, un ricordo che ci turba, una preoccupazione per il futuro): esse vengono trattate allo stesso modo ovvero come minacce da eliminare, combattere o dalle quali fuggire.

Reazioni lotta e fuga e sintomi corporei

Quando mettiamo in atto la reazione lotta e fuga, il nostro corpo reagisce in diversi modi:

  • Aumenta la frequenza cardiaca e della pressione sanguigna
  • Aumento della respirazione e dell’apertura delle vie aeree per aumentare l’apporto di ossigeno
  • Diminuzione dell’apporto sanguigno nel tratto digerente e ai reni, per risparmiare il sangue nei sistemi che non sono immediatamente necessari. La digestione si ferma o rallenta considerevolmente, la bocca diventa secca
  • Aumenta il pallore perché i vasi che irrorano la pelle si riducono per prevenire perdite di sangue in caso di ferite
  • Aumento della sudorazione e della temperatura corporea durante lo sforzo muscolare
  • Aumento della densità del sangue
  • Aumento della metabolizzazione delle cellule grasse e del glucosio nel fegato, per produrre energia immediata
  • Mobilitazione cellule immunitarie per combattere eventuali infezioni

Insomma il nostro corpo si mobilita in tanti processi; non solo si attivano anche una serie di neurotrasmettitori che sono coinvolti nella reazione allo stress:
l’Epinefrina (o adrenalina), che insieme alla norepinefrina, attiva una riposta immediata e veloce dell’organismo preparandolo per grandi sforzi fisici.
Il Cortisolo l’ormone coinvolto nella risposta allo stress che ha sostanzialmente la funzione di prelevare risorse ed energie dai vari sistemi dell’organismo e di mobilitarli in funzione della riposta di stress.

Stress buono e stress cattivo

Lo stress non è di per sé per forza negativo: esiste uno stresso positivo (Eustress) che ci rende in grado di adattarci positivamente alle situazioni; si tratta di richieste ambientali che siamo in grado di affrontare con le nostre risorse e che viviamo come delle sfide positive le quali possono migliorare la nostra immagine di noi e farci sentire meglio.

Possiamo imparare a distinguere lo stress positivo da quello negativo che chiamiamo invece Distress: ovvero quando la reazione di lotta o fuga si sviluppa senza che vi sia una reale minaccia imminente per la nostra vita, raggiungiamo l’apice dell’eccitazione, ma non abbiamo la conseguente scarica fisica e nemmeno la fase di recupero. Succede allora che tratteniamo all’interno, tutta la nostra carica emotiva e non permettiamo al nostro organismo dopo che si è stancato, di riposarsi.

Quali sono le conseguenze per il nostro benessere?

Innanzitutto il cortisolo e i neurotrasmettitori come l’epinefrina (adrenalina) e la norepinefrina continuano a crearsi nell’organismo con la conseguenza di uno stato di sovraccarico iperadrenalinico che si trasforma in un modo di vivere, che arriviamo a scambiare per normalità, ma che normalità non è.
Sono presenti in modo costante tensioni muscolari, ansia, nervosismo, palpitazioni, ipertensione; indeboliamo il nostro sistema immunitario, compaiono disturbi digestivi, mal di testa e mal di schiena cronici, disturbi del sonno, depressione etc… Inoltre le reazioni fisiche e psicologiche causate dallo stress cronico diventano ulteriori fonti di stress, che agiscono su di noi, aggravando ulteriormente i nostri problemi.

Mindfulness e Stress

Per tutti questi motivi è importante cambiare il modo in cui rispondiamo agli stressori e possiamo farlo per esempio la consapevolezza e la mindfulness: praticando quotidianamente la mindfulness è possibile andare ad arrestare in modo graduale gli effetti negativi del ciclo di reattività, imparando a rispondere anziché a reagire allo stress

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